Il fondatore di Alleanza Nazionale Gianfranco Fini sull’invito ricevuto per Atreju, la Fiamma di FdI e la premier Giorgia Meloni.
Se da una parte c’è chi starebbe “pensando” di rovinare la riunione di Fratelli d’Italia ad Atreju e chi, invece, coma Gianfranco Fini si è detto addirittura commosso nell’aver ricevuto un invito a prendere parte alla consueta festa del partito di Giorgia Meloni. Intervistata da La Stampa, il fondatore di Alleanza Nazionale ha parlato dell’operato del Governo e non solo.
Gianfranco Fini e l’invito ricevuto per Atreju
Nel corso dell’intervista a La Stampa, Gianfranco Fini ha parlato dell’invito ricevuto per Atreju sottolineando la propria soddisfazione: “Diciamo che, di fronte a lacerazioni profonde, il tempo è sempre galantuomo. Se sono emozionato? Per certi aspetti mi commuove. Arriva da parte di giovani che nel ’93 non erano nemmeno nati. Vogliono capire il passato, le radici, invece di reciderle. C’è una continuità, in una comunità che si percepisce tale”, ha detto ancora il fondatore di Alleanza Nazionale.
Il commento sulle polemiche sulla Fiamma di FdI
Tra i vari passaggi dell’intervista rilasciata da Fini di cui vi proponiamo solo alcuni estratti, il politico ha parlato anche delle note polemiche relative alla Fiamma di Fratelli d’Italia: “Se è ora di toglierla? No, è un problema che non interessa nessuno tranne chi guarda al passato con lenti del tutto deformanti”, ha detto.
“Non sarebbe il completamento di Fiuggi?”, ha domandato il giornalista a Fini. In questo senso, il politico ha replicato: “Fiuggi ha già dato i frutti che doveva dare. Ha reso possibile la costruzione della destra di governo: si può governare da destra, senza vergognarsi di essere di destra”.
Meloni e Trump: il rapporto secondo Fini
Una curiosa risposta è arrivata anche in merito al rapporto tra la Meloni e il presidente americano Trump: “Il rapporto con Trump deve sempre essere pensato con l’obiettivo di fare quel che si può per evitare che l’anima profonda del trumpismo porti ad un allargamento dell’Oceano atlantico. In altri termini a fare a meno dagli alleati storici, nonostante i comuni valori occidentali”.
